WHAT'S UP?
Notizie dal mondo dell'architettura e dintorni.
PERIFRASI DI PERIFERIA
Occasione di rigenerazione urbana | Convivenza tra culture | Ripartiremo da qui | Porteremo la cultura nelle periferie | Un'opportunità per confrontarsi con i reali problemi del paese | Decentramento | Inclusività | Rigenerazione nell'ottica della sostenibilità | Bandi per lo sviluppo locale | Servirebbe un nuovo piano di zona | Gestione oculata delle risorse | Nuovi posti di lavoro | Puliremo le periferie | Abbiamo pulito le periferie | Lotta alla microcriminalità | Renzo Piano e il G124 | Le Torri di Tor Bella Monaca in prima pagina a ogni elezione comunale | Quadrante sud est della città | F O N D A M E N T A L M E N T E - N O N L U O G H I.
Le belle parole ci piacciono molto. Le azioni concrete anche di più. Meno perifrasi per le periferie, per una reale rigenerazione urbana.
Le belle parole ci piacciono molto. Le azioni concrete anche di più. Meno perifrasi per le periferie, per una reale rigenerazione urbana.
UTOPIA?
EXPO GATE - Tragica fine di una lunga storia di non amore
Sono iniziati in questi giorni a Milano i lavori di smantellamento - o per meglio dire distruzione - dell'Expo Gate. In sordina, a differenza delle polemiche degli ultimi due anni: ne parla Il Giorno, ne parla l'ANSA. Pochi altri trafiletti qualche giorno fa ne davano l'annuncio sulle maggiori testate nazionali.
Il progetto di Scandurra per Largo Cairoli ha attirato negli ultimi anni innumerevoli critiche: dai residenti disturbati dal non poter godere della vista della Torre del Filarete agli improvvisati urbanisti preoccupati della perdita di prospettive fino ad allora mai apprezzate.
La ragione è come sempre - forse - nel mezzo. Certo è che dopo un concorso di progettazione per la realizzazione dei propilei d'ingresso di Expo (volenti o nolenti il maggior evento internazionale ospitato dall'Italia nell'ultimo decennio) e un secondo concorso per la riqualificazione dell'intera piazza ( https://www.comune.milano.it/dseserver/piazza_castello/index.html) aveva fatto scalpore ad aprile l'apertura di un terzo concorso con il medesimo oggetto.
Quanti progetti serviranno ancora per un luogo che ritorna proprio in questo momento indietro di due anni? Dietro la scelta di mandare in fumo una visione architettonica e milioni di euro già spesi, c'è una pianificazione attenta dell'area o una semplice mossa politica? Se il genius loci voleva, forse, che ci si riappropriasse di una piazza ampia e sconfinata, non si poteva forse ipotizzare uno spostamento delle strutture, invece di una teatrale distruzione?
A Londra con il Crystal Palace, a Parigi con la Torre Eiffel, a Bruxelles con l'Atomium. Tutti negli anni hanno fatto dell'eredità dell'Expo un motore di turismo. Solo noi, temendo ancora il confronto con il passato, preferiamo demolire, cancellando il passaggio della modernità sul nostro suolo.
Il progetto di Scandurra per Largo Cairoli ha attirato negli ultimi anni innumerevoli critiche: dai residenti disturbati dal non poter godere della vista della Torre del Filarete agli improvvisati urbanisti preoccupati della perdita di prospettive fino ad allora mai apprezzate.
La ragione è come sempre - forse - nel mezzo. Certo è che dopo un concorso di progettazione per la realizzazione dei propilei d'ingresso di Expo (volenti o nolenti il maggior evento internazionale ospitato dall'Italia nell'ultimo decennio) e un secondo concorso per la riqualificazione dell'intera piazza ( https://www.comune.milano.it/dseserver/piazza_castello/index.html) aveva fatto scalpore ad aprile l'apertura di un terzo concorso con il medesimo oggetto.
Quanti progetti serviranno ancora per un luogo che ritorna proprio in questo momento indietro di due anni? Dietro la scelta di mandare in fumo una visione architettonica e milioni di euro già spesi, c'è una pianificazione attenta dell'area o una semplice mossa politica? Se il genius loci voleva, forse, che ci si riappropriasse di una piazza ampia e sconfinata, non si poteva forse ipotizzare uno spostamento delle strutture, invece di una teatrale distruzione?
A Londra con il Crystal Palace, a Parigi con la Torre Eiffel, a Bruxelles con l'Atomium. Tutti negli anni hanno fatto dell'eredità dell'Expo un motore di turismo. Solo noi, temendo ancora il confronto con il passato, preferiamo demolire, cancellando il passaggio della modernità sul nostro suolo.
ESPERANTO - 83° Congresso di Esperanto | Frascati 20 - 27 agosto 2016
Si possono usare le immagini per costruire frasi, discorsi e pensieri, togliendo alle parole il monopolio del sapere? Esperanto: un numero di Domus alla ricerca di un linguaggio universale. Così si concludeva l'esperienza di Stefano Boeri alla direzione di Domus. Era l'aprile del 2007, numero 902. Un'utopia quella del linguaggio universale o una possibile strada da percorrere? Dal 20 al 27 agosto, a Frascati, l'83° Congresso dell'Esperanto, un'occasione per conoscere e confrontarsi con un progetto meravigliosamente poetico di unione tra i popoli. |
FRAMMENTI 2016 - SISTEMI RESILIENTI
Dal 14 al 17 luglio 2016, presso l'area attrezzata del Parco Archeologico del Tuscolo, torna FRAMMENTI, il Festival culturale che ormai da 16 anni anima le estati dei Castelli Romani al ritmo di buona musica e tante iniziative collaterali.
La scelta della location si dimostra al tempo stesso ardita e lungimirante: se da un lato la difficoltà di accesso e l'innegabile temperatura non proprio estiva rischiano di allontanare gran parte del pubblico che, nella storica sede di Villa Sciarra, accorreva numeroso da Roma, dall'altro si ribadisce in questo modo la volontà di valorizzare un intero territorio, tramite azioni capillari, che non siano concentrate solo nella centralità di Frascati. Se queste sono le premesse, potevamo noi di UTOPICA non condividerle? L'ingresso è a sottoscrizione libera, quindi non avete scuse. Ci vediamo tutti stasera, in Via di Tuscolo, Monte Porzio Catone! |
QUALE FUTURO PER IL MERCATO COPERTO DI FRASCATI?
Il 30 giugno 2016, presso il Mercato Coperto in Piazza del Mercato a Frascati, gli studenti del Corso di studio in Ingegneria Edile Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata presenteranno una proposta progettuale di riqualificazione dell’edificio, elaborata nell’ambito del Laboratorio di Tecnologia degli elementi costruttivi, tenuto dalla Prof.ssa Rosalia Vittorini. A seguire, una tavola rotonda che vedrà relatori esponenti d’importanti enti attivi sul territorio locale: l’Associazione FrascatiScienza, il CNR - Area di Ricerca di Tor Vergata, Slow Food (condotta di Frascati e Terre Tuscolane), con l’importante contributo dell’Amministrazione comunale di Frascati. Ospite speciale dell’evento Chef Rubio, frascatano di nascita, testimone delle buone pratiche internazionali nell’ambito della rigenerazione dei mercati coperti e promotore di importante campagne contro lo spreco del cibo.
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TOR VERGATA E IL MERCATO COPERTO DI FRASCATI
Utopica è lieta di annunciare la collaborazione tra l’Università di Tor Vergata ed il Comune di Frascati, un passo piccolissimo che speriamo possa però dare luogo a progetti di ben più ampio respiro in futuro.
#wakeuproma: il più grande retake di sempre
Si è svolto a Roma, sabato 12 marzo, #wakeuproma, il più grande retake di sempre. Un esempio di cittadinanza attiva, in cui il senso civico e l'amore per l'ambiente urbano hanno trionfato contro il degrado diffuso che affligge la capitale.
In quattro luoghi romani, volontari di tutte le età si sono ritrovati e, armati di scope, raschietti e pennelli, hanno restituito a Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza di Porta Maggiore, Villa Paganini e Piazza Anco Marzio la dignità che dovrebbe essere propria degli spazi urbani di una metropoli europea. Tra artisti di strada, musicisti, visite guidate e partnership culturali di alto profilo, l'associazione Retake Roma ha dimostrato che con la cultura e la buona volontà si possono fare grandi cose. Noi di UTOPICA c'eravamo: in Piazza Vittorio Emanuele II, ci siamo uniti ai gruppi di volontari per dimostrare che il cambiamento parte dalle piccole azioni concrete, forti della convinzione che la qualità dello spazio circostante influenzi il vivere sociale. E se la presenza di una piazza periferica come quella di Ostia non stupisce ma anzi rafforza questo concetto, non possiamo non chiederci perché non importare un simile esempio di riappropriazione degli spazi collettivi anche nel territorio dei Castelli Romani. |
MASSIMO BRAY: #laculturachevince non è un'utopia
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La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. Così recita l'articolo 9 della nostra Costituzione.
E basterebbe questo, secondo l'ex ministro Massimo Bray, per costringere lo Stato a prendersi cura di Villa Falconieri e di tutti quei siti che si trovano vessati dal tempo, degradati e abbandonati. Durante il suo intervento di ieri (venerdì) presso l'auditorium della Libreria Cavour di Frascati, Massimo Bray ha parlato di questo e di altro, sempre con la sua consueta professionalità mista ad un coinvolgente entusiasmo verso quei piccoli comitati locali che s'impegnano sul territorio per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico. |
CENTRALITÀ CINECITTÀ
La storia di Cinecittà è stata fin dagli inizi molto complessa ed altalenante. Dalle origini strettamente legate al fascismo, all’apertura verso le produzioni americane che decretò lo straordinario successo degli anni '50-'60, fino ad arrivare ad un lungo periodo di declino e sonnolenza che perdura tristemente fino ad oggi.